Inquinamento atmosferico e salute dei capelli: come sono collegati?

L’inquinamento atmosferico provocato dall’attività dell’uomo nelle città oltre a causare gravi problemi respiratori e ad aver aumentato la percentuale di morti ha effetti negativi anche sulla salute della pelle, della cute e dei capelli.
A dirlo sono degli studi scientifici fatti in Seoul in Corea, in collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Naturali dell’Università delle Donne Sookmyung, del Dipartimento di Dermatologia dell’Ospedale Yeouido di Santa Maria e dell’Università Cattolica, e pubblicati a fine Marzo 2016 su un noto sito americano di divulgazione scientifica internazionale.
La conseguenza principale che è emersa da questi studi appunto, oltre ai danni al nostro organismo con patologie respiratorie (asma, bronchiti, etc.) è che rende i capelli più sfibrati e fragili causandone in parte anche la caduta.
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Inquinamento: una minaccia per la salute dei capelli
L’inquinamento atmosferico, provocato da tutte le particelle dannose sospese in aria e trattenute dall’umidità presente sotto forma di smog, è uno dei principali fattori che deteriorano lo stato dei capelli, sia dal punto di vista estetico che funzionale.
I capelli, infatti, sono strutture vive, che nascono (a livello dei follicoli piliferi situati sul cuoio capelluto), crescono e muoiono al termine del loro ciclo vitale che, in condizioni normali ha una durata tale da mantenere la chioma sempre folta e robusta.
Tutte le volte che qualche causa negativa, come appunto l’inquinamento atmosferico, aggredisce il cuoio capelluto, i capelli reagiscono in vario modo: innanzi tutto tendono a cadere con maggiore intensità, poi si sfibrano perdendo le proteine costituenti le fibre e infine possono mostrare doppie punte.
Polveri sottili, smog e fumo sono quindi i principali responsabili del deterioramento della capigliatura che, in seguito a ripetuti contatti con questi agenti, diventa opaca, sfibrata e spesso diradata.
Gli agenti inquinanti, inoltre, contribuiscono a inaridire i bulbi piliferi, modificando l’intero ciclo vitale del capello, dato che le particelle responsabili si depositano sulla cute del cranio, per andare ad attaccare il film idro-lipidico protettivo. È risaputo che lo smog indebolisce moltissimo i capelli, che diventano pesanti, secchi, con un’evidente tendenza a spezzarsi, aumentando il fenomeno della caduta.
Che cos’é il particolato
Il particolato (PM), che comprende l’insieme delle particelle solide e liquide sospese nell’atmosfera, può essere di derivazione antropica (prodotto dall’uomo) oppure naturale. La sua composizione comprende acidi, solfati, nitrati, metalli, polvere, sostanze organiche, composti chimici e residui sollevati dal suolo.
Convenzionalmente si distinguono 2 tipi di particolato:
- PM1O (costituito da particelle con diametro inferiore a 10 micromeri),
- PM2.5 (composto da particelle di diametro minore di 2,5 micromeri).
Questo composto si trova maggiormente concentrato nelle zone urbane con elevato traffico veicolare, mentre è meno abbondante in aree poco abitate e ricche di verde.
Nel particolato, oltre alla concentrazione delle particelle presenti, è importante la loro dimensione, che consente un’approssimativa distinzione in:
- grossolano (formato da particelle derivanti da processi meccanici e da composti biologici, come spore fungine e polline),
- fine ( derivante da processi di accumulazione),
- ultra-fine (tipico dei fumi).
I processi che portano alla formazione del particolato sono di vario genere, ma comunque sempre collegati ad aree con elevata densità di popolazione, a fabbriche o industrie e a traffico veicolare. Le sue conseguenze più significative sulla salute dei capelli sono riconducibili alle dimensioni delle particelle che lo compongono, in quanto quelle più piccole sono senza dubbio le più pericolose.
Effetti dell’inquinamento atmosferico sui capelli
Per analizzare il collegamento tra particolato e salute dei capelli sono stati fatti numerosi studi relativi al collegamento tra la concentrazione di particelle inquinanti e quantità di β-cheratina e di ciclina (D1, E, CDK2).
I risultati ottenuti hanno evidenziato come la loro produzione da parte dello strato germinativo del bulbo pilifero risulti nettamente diminuita in presenza di particolato diesel e di PM10.
Le ricerche scientifiche hanno poi confermato l’esistenza di una relazione quantitativa tra i fenomeni, dato che quanto maggiore è l’impatto inquinante, tanto minore è la sintesi delle proteine responsabile della crescita dei capelli. È risultato quindi evidente che la papilla dermica del follicolo pilifero è particolarmente sensibile all’impatto con il particolato, al punto da rimanere inibita nei processi di sintesi proteica.
Come difendere i capelli dall’inquinamento
Quando la caduta di capelli è eccessiva bisogna sempre cercare di identificarne la causa, che può essere di natura endogena (fattori ormonali, stress psico-fisico, errate abitudini alimentari, impiego di inadeguati prodotti per l’igiene), sia esogene (contatto con il particolato e inquinamento atmosferico).
I fattori inquinanti responsabili dei danni ai capelli sono molto numerosi, e comprendono:
- scarichi di veicoli;
- fumi di combustioni;
- produzione di materiale edile (soprattutto cemento);
- prodotti di impianti di riscaldamento;
- spore fungine;
- batteri e virus.
Proprio tenendo conto del fatto che questi agenti sono ubiquitari e che è praticamente impossibile evitarne il contatto, è necessario prendere adeguate precauzioni.
Uso di copricapo
Innanzi tutto sarebbe buona norma coprire i capelli con un cappellino quando ci si trova a contatto con aree inquinate, dato che in questo modo i capelli sono separati dall’0ambiente esterno mediante una vera e propria barriera fisica.
Prodotti cosmetici e shampoo delicati
Anche l’impiego di prodotti cosmetici formulati appositamente per difendere la chioma può essere un rimedio estremamente efficace, poiché queste sostanze formano uno strato protettivo sui fusti dei capelli, isolandoli meccanicamente.
È importantissimo scegliere con attenzione i prodotti per l’igiene dei capelli, privilegiando shampoo non aggressivi, ma delicati e rispettosi del pH del cuoio capelluto. Sono disponibili preparati a base di estratti vegetali che si rivelano in grado di limitare l’impatto degli inquinanti sulla fibra capillare. Non bisogna eccedere nei lavaggi, dato che sono sufficienti 2-3 shampoo alla settimana per non impoverire il film idro-lipidico presente sul cuoio capelluto.
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- Dermatologicamente testato
- Azione antiseborroica
Integratori alimentari
Infine per proteggere la capigliatura dal particolato è molto importante curare il regime alimentare, privilegiando l’assunzione di cibi ricchi di vitamine e minerali, che sono preziosi alleati per la salute dei capelli. In commercio esistono numerosi integratori alimentari, la cui efficacia nel migliorare la salute dei capelli dipende da un impiego regolare e prolungato per alcuni mesi; si tratta di preparati che vanno a rinforzare il metabolismo dei follicoli piliferi, fornendo loro un calibrato mix di vitamine e di sali minerali.
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Locerin |
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Profolan |
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Conclusioni
L’inquinamento atmosferico è una piaga sociale del nuovo secolo che causa milioni di morti in tutto il mondo. Negli ultimi dieci anni infatti sono aumentate le morti e le patologie alle vie aeree e problemi correlati come asme, allergie, e intossicazioni. Per fortuna molte città stanno cambiando passo e sempre più sta ritornando l’esigenza di ritrovare aree verdi dove si respira aria sana e pulita. Anche se molto spesso non ci facciamo caso, ma l’inquinamento atmosferico purtroppo ha delle ripercussioni negative anche sul cuoio capelluto e quindi va a intaccare la salute dei capelli.
Per prendersi cura dei capelli, evitando che i fattori inquinanti ambientali possano deteriorare il loro aspetto è quindi necessario agire su più fronti, ponendo particolare attenzione all’alimentazione, facendo impiego di integratori alimentari e utilizzando prodotti cosmetici non aggressivi e preferibilmente formulati con estratti vegetali.
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