Finasteride: quali sono i rischi del farmaco contro la caduta dei capelli

Uno dei problemi dei giovani e meno giovani è la calvizie sempre più diffusa soprattutto nei giovani (calvizie giovanile). Si stima che circa il 50% degli uomini di più di 50 anni soffra di alopecia modificando il proprio aspetto fisico. Per alcuni diventa la caduta dei capelli diventa una vera e propria ossessione e fanno di tutto per porvi rimedio. La finasteride è un farmaco molto potente usato per la cura della prostata e per far ricrescere i capelli ma recentemente si sono scoperti i suoi drammatici effetti negativi che è bene conoscere. La sindrome post-finasteride è una malattia che colpisce il 3% delle persone che ne fanno uso.
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Cos’è la Finasteride
La finasteride venduto con il nome commerciale di Propecia, è un farmaco molto potente che in funzione delle quantità somministrate viene utilizzato per curare l’ipertrofia prostatica benigna (alte dosi) oppure l’alopecia androgenetica (basse dosi). Prodotto dalla Merck, la finasteride è nato negli anni ’90 in America ed è arrivato in Italia nel 1999.
Il suo principio attivo è in grado di inibire l’enzima 5-alfa-reduttasi di tipo II. L’utilizzo di questo e altri farmaci che contengono finasteride per la cura dell’alopecia richiedono necessariamente la ricetta medica non ripetibile (RNR) e rientrano nei farmaci di fascia C e quindi non rimborsabili dal Sistema Sanitario Nazionale (SNN) ma totalmente a carico del cittadino.
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Quando e come si usa
La finasteride è un farmaco sotto forma di compresse e come tale si assume per via orale bevendo un bicchiere d’acqua a stomaco pieno. In ogni caso chiedere al proprio medico e leggere attentamente il foglietto illustrativo. Come abbiamo accennato la finasteride è un principio attivo che serve per curare l’ipertrofia prostatica benigna e l’alopecia androgenetica per contrastare la caduta dei capelli. Nel caso dell’alopecia viene usata a basse dosi (in ogni compressa è presente 1 mg di principio attivo) negli uomini con un’età che va dai 18 ai 41 anni di età.
Quali sono gli effetti negativi
La finasteride è molto efficace per curare prostatite e contrastare la caduta dei capelli ma purtroppo recenti studi hanno scoperto che l’uso prolungato di questo farmaco comporta molti rischi, molto pericolosi.
Fra i principali effetti negativi e controindicazioni abbiamo:
- l’impotenza e la disfunzione erettile,
- problemi legati al sonno,
- mancanza di libido
- depressione con casi di suicidio.
In Italia sono state molte le segnalazioni fatte da persone che hanno riscontrato dei disturbi con un’incidenza del 3-4%. L’americana Post Finasteride Syndrome Foundation (PFS) ha riferito che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha catalogato più di 15 mila casi di reazioni pericolose, stimando un 23% di problemi psicologici, un 19,5% problemi di disfunzione erettile, un 12% con problemi legati alla libido, e un 10% con problemi di ansia e depressione.
Ricordiamo che la depressione, definita la malattia del secolo, non è affatto da sottovalutare ma è una malattia a tutti gli effetti. Sono molte le persone che dopo aver utilizzato per lunghi periodo la finasteride sono entrati in depressione tentando poi il suicidio. L’azienda che produce il farmaco dopo aver avuto diverse denunce e cause ha dovuto aggiornare il foglietto illustrativo per informare adeguatamente i consumatori. Essendo un farmaco deve comunque essere prescritto da un medico e quindi prima di utilizzarlo è comunque bene essere informati.
Nel 2020 è stato pubblicato uno studio sul famoso Journal of American Medical Association che mostra come dal 2012 al 2020 le segnalazioni per casi (anche a distanza di anni dall’uso della finasteride) ansia, depressione e tendenze suicide sono aumentate in maniera consistente anche tra persone con meno di 45 anni. Nel 2012, anche l’agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha condotto uno studio evidenziando i rischi di depressione collegati dall’uso di questo farmaco.
La risposta alle accuse
L’agenzia di stampa Reuters dopo aver analizzato atti e registri giudiziali ha aperto un’inchiesta sostenendo che sia gli enti di vigilanza americana e l’azienda Merck erano a conoscenza dei possibili effetti negativi e che durante la revisione del 2011 non hanno modificato il foglietto illustrativo.
L’azienda produttrice Merck si è sempre dissociata da queste conseguenze e la sua risposta ufficiale è stata: “l’evidenza scientifica non è sufficiente per ritenere che vi sia un legame causale tra l’uso di Propecia e lo sviluppo di tendenze suicide e di conseguenza questi termini non dovrebbero essere utilizzati nel foglietto illustrativo”. cit.
In ogni caso ad oggi non si è riusciti a dimostrare il reale collegamento tra farmaco e patologie anche se abbastanza evidente. La FDA (Food and Drug Administration) ha ribadito che monitorerà i dati sulla sicurezza post commercializzazione sottolineando però che non è detto che il farmaco sia responsabile dei sintomi depressivi e suicidi.
Consigli utili
Alla luce di quello che abbiamo detto è bene stare molto attenti e valutare assieme al proprio medico l’eventuale utilizzo della finasteride per fermare la caduta dei capelli. Il nostro consiglio è di avvisare il medico e di evitare l’uso se siamo soggetti ce in passato hanno già avuto problemi di depressione (anche lieve) o se soffriamo di stress e ansia. Altro consiglio è quello di evitare la finasteride e cercare possibili alternative per curare l’alopecia androgenetica.
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