Caduta capelli durante l’allattamento: cause e rimedi

La caduta dei capelli durante l’allattamento è molto comune tra le neomamme. Diventare mamma è una delle cose più belle e appaganti della vita e la fase di allattamento dei primi mesi è fondamentale sia per il bambino che per la mamma stessa. A volte però durante questa fase importante della vita potrebbe verificarsi la caduta dei capelli in quantità modeste.
In genere è una cosa abbastanza normale, si tratta di un fenomeno passeggero dovuto alla drastica caduta dei livelli di estrogeni tipica della fase post-parto e tende a risolversi da solo. Di solito raggiunge un picco tra il secondo e il quinto mese dopo il parto, per poi regredire spontaneamente.
In alcuni casi potrebbe prolungarsi anche dopo il parto e la fase di allattamento, tuttavia non è il caso di allarmarsi. E’ possibile infatti nel frattempo adottare alcune strategie per arrestare il processo e favorire la crescita dei capelli.
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Caduta capelli durante l’allattamento: quali sono le cause
Quando si allatta, i capelli appaiono spesso fragili, sfibrati e tendenti alla caduta. All’origine di tale fenomeno c’è il rapido declino degli estrogeni che dopo il parto ritornano ai livelli pre-gravidici. Inoltre, durante l’allattamento aumenta la prolattina, ormone responsabile della produzione del latte, che contribuisce a rendere i capelli ancora più fragili.
Gli estrogeni, che durante la gestazione sono 300-400 volte più alti rispetto al normale, prolungano la fase di crescita del follicolo del capello, chiamata anagen, ritardandone la caduta. A circa tre mesi dal parto, il fisiologico declino dei livelli estrogenici causa la caduta dei capelli che non erano caduti in precedenza. Se in più è presente anche uno stato di un’anemia da carenza di ferro, la caduta può manifestarsi in forma severa.
Più che di caduta dei capelli durante l’allattamento bisognerebbe parlare di effluvium post-partum in quanto la caduta non è dovuta all’allattamento in sé, che ha un’incidenza minima sul problema, ma alla fine del periodo di gestazione. Smettere di allattare non è quindi la soluzione per le neomamme che si ritrovano con manciate di capelli tra le mani. La caduta dei capelli si arresta 6 mesi circa dopo il parto, o al massimo entro un anno, e la chioma riacquista l’aspetto che aveva prima della gravidanza.
Cos’è l’effluvio e da cosa dipende?
L’effluvio (perdita marcata di capelli) può essere intenso e generalizzato, spesso esteso all’intero cuoio capelluto. L’entità della perdita è influenzata sia da fattori genetici (è più consistente se in famiglia ci sono uomini con calvizie precoce (alopecia androgenetica) o donne con capelli sottili e poco folti) sia da fattori modificabili (carenze nutrizionali, squilibri degli ormoni tiroidei, stress, stanchezza).
Cosa fare per fermare la caduta dei capelli durante l’allattamento?
La perdita di capelli durante l’allattamento è un fenomeno del tutto fisiologico, perciò non è il caso di esagerare con i trattamenti: basta solo aspettare che i capelli riprendano tono e corposità. Tuttavia, se si manifesta in modo imponente, è opportuno rivolgersi tempestivamente allo specialista (dermatologo e tricologo), che, a seconda del problema, consiglierà la terapia più adeguata.
I capelli cadono in seguito alla miniaturizzazione del bulbo pilifero. L’obiettivo quindi è rinforzarlo in modo che rimanga ben ancorato, ricorrendo se necessario agli integratori alimentari, soprattutto se la neomamma è vegetariana o vegana. Innanzitutto, è opportuno controllare la presenza di anemia da carenza di ferro ed eventualmente assumere la giusta integrazione composta da acido folico, vitamina B12, vitamina C e lattoferrina, da proseguire per tutto l’allattamento fino a raggiungere un normale emocromo. Utili anche il silicio, lo zinco e gli aminoacidi solforati, i mattoni con cui i follicoli piliferi costruiscono i capelli, sempre però dopo aver consultato il medico.
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Cosa mangiare quando si allatta per evitare la caduta dei capelli
Come sempre la maggior parte dei benefici per il nostro organismo viene dall’alimentazione e da ciò che mangiamo. Per permettere ai capelli di crescere sani e forti occorre seguire una dieta sana, ricca di vegetali freschi e varia, in modo da garantire un apporto adeguato di tutti i nutrienti.
Una parte importante della struttura dei capelli è costituita dalle proteine, che sono un elemento fondamentale per il benessere della chioma. Nel periodo successivo alla gravidanza, è opportuno aumentare l’apporto di proteine, che deve provenire soprattutto dal pesce, in quanto è ricco di acidi grassi Omega 3, che hanno un’azione vasodilatatrice e favoriscono l’ossigenazione dei bulbi piliferi, ma anche dai legumi.
Bisogna invece prestare attenzione agli affettati e agli insaccati, che esercitano un’azione infiammatoria e causano la caduta precoce dei capelli. Si consiglia inoltre di scegliere alimenti che contengono la vitamina B6 (fegato, pollo, pesce, fagioli, banane, farine integrali) poiché assicurano che i capelli ricevano un’adeguata ossigenazione.
Un alimento da cui le neomamme possono trarre grande giovamento è il germe di grano (uno-due cucchiai al giorno) che, grazie al suo contenuto di vitamina E, contrasta efficacemente l’azione dei radicali liberi e garantisce un’azione ristrutturante. La vitamina E si trova anche nei semi, nelle noci, nei cereali integrali, negli spinaci e nei broccoli. I pinoli contribuiscono a mantenere i capelli giovani perché contengono il resveratrolo, che previene l’invecchiamento precoce del capello.
Ottima anche l’uva che è ricca di antociani, potenti antiossidanti capaci di migliorare la circolazione sanguigna e di proteggere la pelle e i capelli dall’azione nociva dei radicali liberi.
Non dimentichiamo, infine, l’importanza dell’olio extravergine d’oliva, che costituisce una fonte preziosissima di acidi grassi essenziali e di antiossidanti (soprattutto polifenoli) in grado di far recuperare il giusto tono ai capelli.
Accorgimenti e consigli utili
Oltre ai trattamenti menzionati precedentemente, può essere utile adottare alcuni semplici accorgimenti volti a non stressare ulteriormente i capelli:
- utilizzare uno shampoo delicato;
- pettinare i capelli gentilmente ed evitare di strofinarli bruscamente con l’asciugamano;
- evitare di usare l’asciugacapelli ad alte temperature e di tenerlo troppo vicino alla chioma;
- evitare di raccogliere troppo spesso i capelli: l’uso di elastici e simili favorisce la caduta dei capelli;
- rilassarsi per ridurre gli ormoni da stress (cortisolo e androgeni) che sono nemici dei capelli.
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Shampoo anticaduta
Prima di ricorrere ai prodotti specifici anticaduta è opportuno individuare la propria tipologia di capello così da scegliere la formula pre-shampoo più idonea. Dato che dopo il parto i capelli si assottigliano, è necessario usare prodotti per la pulizia del bulbo abbinati a formulazioni che accrescano la densità.
Particolarmente utili quelle a base di collagene, che hanno un effetto immediato sullo spessore dei capelli e, già dopo poche applicazioni, conferiscono alla capigliatura un maggior sostegno percepibile anche al tatto.
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- Bagnare i capelli con acqua calda, poi distribuire il prodotto su tutta la chioma. Massaggiare delicatamente il cuoio capelluto per attivare la microcircolazione. Risciacquare accuratamente e tamponare i capelli. Effettuare un trattamento anti-caduta dei capelli due volte all'anno come supplemento.
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